L’archivio storico è costituito dalla documentazione propria del Comune dal 1809 al 1958 riordinata in senso diacronico secondo le sue vicende istituzionali: dominazioni francese, austriaca e unità d’Italia.
Il fascicolo più antico, del periodo 1730-1770, contenente documentazione relativa alla Chiesa di San Giorgio di Trecenta, è stato rinvenuto nel corso del riordino frammisto a documentazione di epoca successiva. Si tratta dell’elenco dei lavori fatti al campanile della chiesa nel XVII secolo, desunto dai registri del consiglio della Comunità di Trecenta, e delle spese sostenute per la costruzione del baldacchino di gala e dell’altare in marmo dell’Epifania.
Gli atti dal 1809 al 1814 del periodo del Regno d’Italia napoleonico erano conservati nella busta più antica dell’inventario Romani, indicata come «Documenti vecchio incarto 1813-1825». Il materiale pervenuto riguarda prevalentemente la tassa Vallalta e il Consorzio Polesine e Vallalta. La Legazione di Ferrara istituisce, con determinazione 19 maggio 1790, una tassa a carico dei possidenti del comprensorio situato tra il canale Castagnaro e il fiume Tartaro, nei Comuni di Trecenta e Bagnolo di Po, per far fronte al pagamento dei debiti contratti a decorrere dal 1786 dalla Comunità di Trecenta per i lavori di manutenzione dell’argine destro del Castagnaro ordinati dalla medesima Legazione. L’esazione della tassa deve essere eseguita annualmente dal Comune di Trecenta applicandola a tutti i terreni situati alla destra del Tartaro, sia in Trecenta che in Bagnolo, secondo prestabilite modalità; i proventi sono destinati sia alla manutenzione dell’argine che al pagamento degli interessi e all’estinzione del capitale.
I documenti del periodo austriaco, relativi agli anni 1814-1866, sono classificati in rubriche che rispecchiano le funzioni assegnate ai Comuni con le disposizioni del 1816, in vigore per tutta la durata del Regno LombardoVeneto, dettagliatamente disciplinate nel corso degli anni da notificazioni, regolamenti e circolari: affari camerali, affari politici, istruzione pubblica, culto, sanità e beneficenza, pubbliche costruzioni, militari e coscrizione, polizia.
La ricca documentazione conservata relativa al periodo unitario, risultato dell’attività amministrativa del Comune prima nel Regno d’Italia e poi nella Repubblica Italiana, rappresenta la realtà demografica, sociale, politica, culturale, economica e lo sviluppo urbanistico di Trecenta in un arco di tempo di quasi cento anni foriero di grandi trasformazioni. Così le carte offrono uno spaccato delle problematiche tipiche della società polesana di fine ottocento percorsa da profonde agitazioni popolari e da una diffusa crisi agraria.
Trecenta, come il Polesine, vive in questa epoca una fase di transizione, oscillante tra potenzialità di sviluppo da una parte e fattori che ne ostacolano il cambiamento dall’altra.
La documentazione della prima metà del novecento riflette, nella trattazione degli affari del Comune, le vicende storiche relative alla grande guerra, all’avvento e al consolidamento del regime fascista, allo scoppio della seconda guerra mondiale, la divisione dell’Italia in due, la resistenza, la ricostruzione del dopoguerra.
Gli atti d’archivio di questo periodo, inizialmente ordinati in referati, dal 1902 sono classificati secondo le quindici categorie del cosiddetto “titolario Astengo” del 1897, ancora in uso nei nostri Comuni: amministrazione, opere pie e beneficenza, polizia urbana e rurale, sanità e igiene, finanze, governo, grazia, giustizia e culto, leva e truppe, istruzione pubblica, lavori pubblici, agricoltura, industria e commercio, stato civile, anagrafe, censimento e statistica, esteri, pubblica sicurezza.
Il patrimonio documentario conservato comprende anche quattordici archivi aggregati, prodotti da enti che nel tempo hanno avuto, per motivi diversi, stretti rapporti istituzionali con il Comune. Oltre a quelli solitamente presenti come la Congregazione di carità, la Società di mutuo soccorso, l’Ufficio di conciliazione, l’Ente comunale di assistenza, i Comitati comunali dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia e dell’UNRRA, sono pervenuti anche i documenti del Sottocomitato comunale soccorso inondati dell’Adige, del Comitato commutazione decime Spalletti, delle due Condotte veterinarie consorziali, del Fascio repubblicano di Trecenta, della Brigata Nera di Trecenta e del Comitato di liberazione nazionale comunale e del Comitato comunale assistenza alluvionati del 1951. Si tratta di piccoli ma significativi fondi che raccontano aspetti peculiari della storia della comunità trecentana quali le alluvioni, la povertà, la solidarietà, l’attivismo politico.
Complessivamente l’archivio storico comunale è formato di 2.262 pezzi tra buste e registri per un totale di 141 metri lineari. I documenti dell’archivio comunale e dei fondi aggregati presentano per la maggior parte un buono stato di conservazione, ma sulla quasi totalità delle carte ottocentesche sono stati asportati, ritagliandoli, i sigilli in ceralacca.
Completa l’archivio storico un importante fondo librario di raccolte normative, testi giuridici e manuali tecnico amministrativi provenienti dalla biblioteca legale d’ufficio. Le prime notizie su questa raccolta si rilevano dall’inventario del 12 settembre 1868 che registra 147 libri tra i quali il «Bollettino delle leggi dal 1802 al 1811» in 19 volumi. Il successivo inventario del 1877, oltre ad aggiornarne la consistenza, riporta preziose indicazioni sulla sua collocazione: la parte più consistente era conservata presso l’ufficio di segreteria dove si trovava anche la biblioteca della Commissione consorziale formata da pubblicazioni in materia di imposte e tasse. Altre pubblicazioni si trovavano presso l’ufficio di stato civile e la congregazione di carità. In calce all’inventario un’avvertenza segnala che altri libri di nessuna importanza ed incompleti sono collocati nel retrait stanza Conciliatore.
L’ultima e puntuale indicazione sulla consistenza della biblioteca legale d’ufficio si ha nell’inventario dell’archivio comunale del 1962 che registra più di 1500 pezzi dal 1802 al 1961, compresi il Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana dal 1802 al 1811 la raccolta delle leggi (1866-1960), delle Gazzette Ufficiali in volumi mensili (luglio 1924-1961), dei bollettini degli atti ufficiali (1928-1961) e il Manuale Astengo dal 1911 al 1941, oltre alle pubblicazioni del secolo precedente.
Questo patrimonio librario, che costituisce un utile strumento di corredo per l’archivio storico, sarà messo a disposizione degli utenti non appena inventariato e catalogato.
Pagina aggiornata il 17/05/2023